Persona di Cristo

Icona di Cristo dipinta dall'artista Nicholas Morosoff nel 1935

In cristologia, la Persona di Cristo si riferisce allo studio della natura umana e di quella divina di Gesù Cristo come coesistenti in un'unica persona.[1] Tale dottrina è nota come unione ipostatica e diofisismo, e non è professata dalle confessioni che non riconoscono la Trinità.

Non vi sono discussioni dirette o specifiche nel Nuovo Testamento in merito alla doppia natura della Persona di Cristo come unitamente divina e umana.[1] Di conseguenza, sin dai primi tempi del cristianesimo i teologi hanno dibattuto i vari approcci alla comprensione di queste nature.[1]

Storicamente, secondo il pensiero della Scuola Catechetica di Alessandria (basata sul Vangelo di Giovanni) Gesù Cristo è il Logos eterno che già possiede unità col Padre prima dell'atto dell'Incarnazione.[2] In contrasto, la Scuola di Antiochia afferma che Cristo è una singola persona umana unificata a parte dalla sua relazione col divino.[2]

Le convinzioni di queste scuole possono essere riassunte come segue:[3]

Tuttavia, dopo il Primo Concilio di Nicea nel 325, il Logos e la seconda persona della Trinità vennero usati intercambiabilmente.[4][non si capisce cosa c'entri con la distinzione appena fatta]

  1. ^ a b c Millard J. Erickson, L. Arnold Hustad, Introducing Christian Doctrine, Baker Academic, 2ª ed., 2001, p. 234. ISBN 978-0801022500
  2. ^ a b Charles T. Waldrop, Karl Barth's christology, 1985, pp. 19-23. ISBN 90-279-3109-7
  3. ^ Geoffrey W. Bromiley, Historical Theology: An Introduction, 2000, pp. 50-51. ISBN 0567223574
  4. ^ Gerald O'Collins, A concise dictionary of theology, 2004, pp. 144-145. ISBN 0-567-08354-3

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